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Proposta di Mozione da discutere in consiglio comunale contro il consumo di suolo

All’egr. Sig. Sindaco di Cuggiono Giovanni Cucchetti

Negli ultimi mesi il tema dell’insediamento produttivo in via Somma ha acceso un vivace confronto tra amministrazione e minoranze. E’ interessante capire le ragioni di questo confronto e anche noi dire come la pensiamo.

Cominciamo col dire che quando il suolo viene ricoperto di cemento o di asfalto, questa scelta ovviamente non ci può trovare concordi.
Detto questo crediamo sia doveroso, per tutti, al di là del gioco delle parti, capire come si è arrivati a questo punto, anche per evitare che fatti del genere non si verifichino in futuro.

Per quanto riguarda le cause dell’insediamento in questione, dovrebbe essere chiaro, ma forse è meglio ricordarlo, che queste vanno ricercate nei diversi PGT che in questi ultimi venticinque anni hanno puntato a edificare in aree agricole, volute da precedenti amministrazioni peraltro si colore diverso dalla attuale. Questo va detto per chiarezza di tutti, come va detto che se qualcuno ha cercato di limitarle, e in parte ci è riuscito, non è certo chi solo oggi, si scopre ambientalista.

Per quanto riguarda la specifica situazione dell’insediamento in via Somma l’errore originario va ricercato nel voler destinare la realizzazione del Consorzio agrario su quel lato della via. Se poteva avere una logica cercare di allontanare dal centro questa struttura, la si poteva collocare sul lato destro, quello che poi si è riempito di capannoni industriali. Purtroppo così non è stato, e destinare all’edificazione quello spazio a sinistra, tradizionalmente agricolo è stata una scelta sbagliata, che ci ha portato alla situazione attuale (l’impatto del cemento non cambia di molto se le insegne su un capannone sono commerciali o industriali).

Oggi ci si trova con la frittata praticamente fatta. Quello che realisticamente ci auguriamo si possa fare, è cercare di mitigarne l’impatto.

Detto questo, se l’esperienza e la coerenza ha un senso, e questo è il punto sul quale richiamiamo l’attenzione, bisogna creare le condizioni perché operazioni analoghe, o decisamente più impattanti non avvengano in futuro.
Questo aspetto va preso sul serio, il rischio esiste e va affrontato sia a livello territoriale che locale.

A livello territoriale il tentativo di distruggere suolo fertile sta purtroppo avvenendo, con le centinaia di ettari che si vogliono sacrificare per nuove e spesso inutili infrastrutture, vedi la superstrada Vigevano Magenta, che se realizzata impatterà in modo pesante e irreversibile sui migliori terreni agricoli e reti irrigue del territorio, quella che in molti chiamano la nostra “mezzaluna fertile”(ripetiamo stiamo parlando di centinaia, non di pochi ettari), o con la volontà di espandere a sud la Cargo City di Malpensa, con la distruzione di larga parte dell’ultimo lembo di brughiera del Nord Italia, area preziosa e ormai unica rimasta, nonostante Cargo City abbia tutta la possibilità di essere collocata negli attuali confini aeroportuali.

E ora torniamo a livello comunale.
Anche da noi proposte di realizzare nuove e invasive strutture logistiche sull’area agricola situata a nord del paese ultimamente ci sono state. Ci risulta siano state rifiutate dalla attuale amministrazione e di questo è doveroso dargliene atto. Ma in futuro? Se non vogliamo trovarci a giochi fatti a piangere sul latte versato, bisogna prendere per tempo chiare posizioni in merito.
Per questo sottoponiamo all’Amministrazione la seguente proposta di mozione che chiediamo venga fatta propria e discussa al più presto in consiglio comunale.

Proposta di mozione

Visto:
L’art. 9 della Costituzione Italiana, che recita:
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interes se delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”

l’art. 41 che stabilisce:
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.

  • Considerata la situazione estremamente serie in cui grava il territorio italiano a causa del riscaldamento del pianeta e il conseguente drammatico impoverimento degli ecosistemi e della biodiversità;

  • Considerate le conseguenze sulla salute dei nostri concittadini e su quella delle generazioni future, in particolare di quelle più fragili;

Ritenuto che:

  • il suolo è una risorsa ecosistemica preziosa e limitata, fondamentale per la vita e il benessere dei viventi che è già gravemente compromessa da uno smodato consumo e da pratiche che hanno portato all’impoverimento delle sue caratteristiche biologiche, chimico-fisiche e della sua capacità di trattenere l’acqua e modulare la temperatura;

  • nel Piano di Governo del Territorio della città vengano comprese la tutela del suolo non ancora edificato e, in particolare, di quello agricolo e naturale (ove presente) e la promozione della naturalità e della biodiversità sul territorio comunale;

  • gli obiettivi della nostra comunità vengano strettamente legati allo sviluppo di pratiche, politiche e azioni indirizzate alla tutela della salute, del benessere.

  • è fondamentale affermare la centralità della difesa del suolo, della biodiversità e degli ecosistemi nelle politiche comunali di governo del territorio e la promozione della salute umana, degli animali e degli ecosistemi nella prospettiva della One Health indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come obiettivo primario e linea guida dell’azione politica dell’Amministrazione Comunale.

Si impegna il Consiglio Comunale e l’Amministrazione a:

  1. Rivedere le regole e le previsioni contenute nel PGT affinché siano ricondotte agli obiettivi primari stabiliti dagli art. 9 e 41 della Carta Costituzionale;

  2. Promuovere il recupero delle aree e delle strutture edilizie dismesse;

  3. Prevedere nella prossima revisione del PGT la riduzione del consumo di suolo rivedendo e aggiornando gli strumenti di governo del territorio, al fine di introdurre un limite di durata, per la validità della pianificazione esecutiva che preveda consumo di suolo non edificato, passato il quale il suolo ritorni non edificabile;

  4. Promuovere e attuare, anche con altri Enti del territorio e soggetti pubblici e privati, progetti di rinaturalizzazione del territorio quali, ad esempio: forestazione urbana, agroforestazione, autolimitazione delle pratiche dannose per la biodiversità e di quelle climalteranti, naturalizzazione del reticolo minore.

    Per Ecoistituto della Valle del Ticino, Oreste Magni
    Per WWF gruppo di Cuggiono, Maria Teresa Benedetti
    Per Coordinamento salviamo il Ticino, Achille Moneta

    Cuggiono, 3 maggio 2023