Il Contado di Milano: dalla formazione della pianura alla civiltà dei fontanili e dei navigli lombardi.
E’ l’affascinante libro di Gabriele Pagani che presenteremo a “Le Radici e le Ali” venerdì 9 febbraio alla presenza dell’autore, intervistato dallo storico Mario Comincini.
“… Un matematico al seguito dell’armata Napoleonica, tale Gaspard Monge, incaricato di sovrintendere alla requisizione delle opere d’arte che, giunto nella pianura padana, dopo aver espresso la propria ammirazione per la perfetta geometria dei campi, arricchita da un sistema stupefacente di canali, fossi, fontanili che s’intersecavano, sovrapponendosi in un’armonia architettonica, di giochi d’acqua e di colture, ebbe a dire: “…sembra che in questa regione ci si occupi di irrigazione da tempo immemorabile…”
In questo libro i corsi d’acqua del capoluogo lombardo sono visti – e confrontati – con la fondamentale documentazione d’archivio e delle risultanze archeologiche. Fiumi, canali, fontanili sono raccontati fin dalla più remota antichità. Così Milano scopre che ha un naviglio di epoca romana, la Vepra, ma ha anche navigli sconosciuti o perché ormai coperti e dimenticati, o perché progettati (nel ‘500, secolo d’oro per queste infrastrutture) e mai realizzati, come il naviglio tra Como e Milano, Varese e Milano, il Naviglio del sale, per il collegamento tra la città e il Po e poi l’Adriatico con il porto di Venezia.
Il saggio dà spazio – nell’esteso pianeta acque – alle terme imperiali di epoca romana e, anche, alle acque oligominerali, scoperte per caso durante gli scavi di pozzi presso l’Arena e per le quali viene progettato, a metà del secolo scorso, uno stabilimento termale per i milanesi, mai però realizzato.
La serata è organizzata da ECoistituto in collaborazione con il “coordinamento salviamo il Ticino”