E’ uscito lo scorso 22 marzo l’ultimo libro di Maurizio Pallante “Sostenibilità, equità, solidarietà. Un manifesto politico e culturale” , promette di essere un libro carico di spunti utili nel nostro oggi politico e culturale. Verrà presentato a Le Radici e le Ali , via San Rocco 48, Cuggiono, venerdì 6 aprile alle 21.
In uno scenario politico italiano ed europeo ricco di grandi incognite, il libro di Pallante si offre come uno spiraglio di luce e si pone in dialogo con tutti coloro che non vogliono farsi avvolgere dal pessimismo e dalle varie ideologie che oggi si coniugano in slogan blandi o populisti.
Del resto l’autore è noto per il suo approfondire gli argomenti che tratta e di non scadere in banalizzazioni a buon mercato. Ed anche per questo, il suo lavoro si rivela “scomodo”.
La tesi di fondo è che l’attuale situazione politica ed economica sia figlia di retaggi del passato dove il mantra e l’idolo indiscusso è stata prioritariamente la continua crescita economica. Destra e sinistra – con strade diverse – hanno perseguito questo stesso obbiettivo: una crescita senza limiti e senza tener conto di parametri importanti, quali la capacità del pianeta di sostenere tali scelte.
“Ci stiamo avviando alla fine dell’epoca storica iniziata nella seconda metà del ‘700 con la Rivoluzione Industriale. La crisi economica continua a far sentire i suoi effetti negativi da quasi un decennio. Nei Paesi industrializzati i livelli della disoccupazione aumentano soprattutto tra i giovani. Allo stesso tempo tutti i fattori della crisi ambientale continuano ad aggravarsi, anche perché i governi non sono in grado di affrontarli. Non hanno un programma politico incardinato sui valori della sostenibilità ambientale, dell’equità estesa alle generazioni future e ai viventi non umani e della solidarietà, disinteressandosi della sostenibilità da cui dipende la continuità della vita sulla Terra” ci ammonisce Pallante.
Il libro è molto pratico, affronta temi scottanti ed urgenti e fornisce chiavi di lettura validissime per il nostro tempo e piste di soluzione che solo un cambio di paradigma culturale – che parta dal basso – può portare realmente a compimento.
Esempi importanti sono i capitoli dedicati a lavoro, austerità, debiti pubblici, migrazioni. Oppure quelli approfonditi sulla riconversione economica. Molto interessante anche il capitolo dedicato ai concetti di progresso, cambiamento, innovazione e modernità; mentre il capitolo sulla conversione delle tecnologie dovrebbe smontare una volta per tutte il luogo comune che vuole una decrescita selettiva e governata come un ideale ritorno all’età della pietra.
Insomma l’ultima fatica di Pallante si prospetta ancora una volta come qualcosa che stimolerà la riflessione e metterà in discussione parecchi luoghi comuni. Molti avranno l’occasione di farsi qualche domanda, scomoda ma utile.