Tema della serata la proposta di indagine epidemiologica relativa all’impatto dell’inceneritore ACCAM di Busto Arsizio
Incontro molto partecipato, sia da cittadini che da istituzioni. Si è parlato di economia circolare, di VIS (valutazione di impatto sanitario) e di come si può articolare una indagine sanitaria retrospettiva mirata sugli impatti dell’inceneritore ACCAM nel tempo e nel territorio dei diversi comuni interessati (nelle province di Varese e di Milano).
Come è noto il percorso per la chiusura dell’impianto di incenerimento è avviato e la richiesta di indagine non ha la finalità di aggiungere un elemento in più a favore della fermata dell’impianto , ma quella di valutare la relazione tra una fonte riconosciuta di impatti ambientali e lo stato di salute delle le popolazioni esposte .
Per essere ancora più chiari, in ogni caso questo impianto deve essere chiuso entro il 31 dicembre 2017 come deciso dai comuni del consorzio ACCAM. Indietro non si torna.
Crediamo però che una indagine epidemiologica che analizza lo stato di salute della popolazione in relazione ai dati ambientali, conosciuti o indagati ex novo, può evidenziare ulteriori fonti di contaminazione (Malpensa, Centrale termoelettrica di Turbigo, traffico, ex Montedison) vada quindi al di là della presenza dell’impianto ACCAM e si pone come un elemento di conoscenza soprattutto ad uso dei Sindaci quali massime autorità sanitarie locali.
Purtroppo il giorno precedente l’incontro, la nuova presidenza dell’Istituto Nazionale dei Tumori, aveva negato l’autorizzazione alla partecipazione ai ricercatori che avevano elaborato la proposta di indagine, pur esprimendo la disponibilità a svolgere l’analisi ambientale su Accam nel momento in cui l’Istituto fosse stato incaricato ufficialmente.
Malgrado questo incomprensibile divieto, che avrebbe potuto far saltare l’incontro, abbiamo ritenuto di svolgerlo ugualmente, ricalibrando gli interventi, scelta che si è rivelata vincente, sia per l’andamento della serata, sia per la grande partecipazione di cittadini e istituzioni.
Segnaliamo a questo proposito il prezioso contributo del Prof. Leonardo Salvemini, estensore della Valutazione di Impatto Sanitario promulgata nel 2014 dalla Regione Lombardia che, nel descivere la VIS ha rimarcato più volte il necessario coinvolgimento dei cittadini e delle loro associazioni. (vedi filmato dal minuto 23.12)
Una sintesi degli interventi che avrebbero dovuto svolgere i ricercatori dell?istituto Tumori è stata illustrata da Marco Caldiroli di Medicina Democratica (vedi filmato dal minuto 44.30) il quale ha anche ricordato che lo sviluppo del progetto necessita la collaborazione delle istituzioni territoriali preposte alla raccolta dei dati epidemiologici ovvero le attuali Agenzie di Tutela della Salute di Milano Città Metropolitana e Insubria e che nessuno ha avuto intenzione di escludere nello sviluppo e realizzazione del progetto.
Da segnalare poi l’intervento del direttore sanitario della ATS di Milano (ex ASL), Emerico Panciroli, attraverso il quale i presenti sono venuti a conoscenza dell’esistenza di uno studio epidemiologico avviato su Accam, i cui risultati saranno disponibili a breve. (vedi filmato dal minuto 1.27.39)
Né i comitati né i sindaci erano a conoscenza di tale iniziativa ma la notizia non può che essere accolta positivamente, ove l’impostazione dello studio si rilevi simile a quello proposto.
La serata si è chiusa con l’impegno del Sindaco di Busto Arsizio di richiedere un incontro tra i diversi soggetti (Sindaci, ATS, Istituto dei Tumori) per valutare le conoscenze esistenti e concordare un percorso comune a partire dalla pubblicizzazione dello studio citato.
Da parte delle associazioni del territorio ci sarà come in passato la massima attenzione a questi ulteriori sviluppi.
Il filmato della serata è visibile a questo link https://www.youtube.com/watch?v=6ptNkdR9XoE