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Theophilus Mauritz : Una storia di cittadinanza americana

La seguente richiesta di naturalizzazione racconta delle situazioni paradossali incontrate dalle persone che non avevano nulla da nascondere e ripropongono, almeno per l’Italia, un’analisi approfondita riguardo sia allo ius soli sia allo ius sanguinis.

 

Corte distrettuale di Victoria,Texas

Io sottoscritto Theophilus Mauritz, dichiaro sotto giuramento di essere nato a Torupe, Socken, Svezia il 15 dicembre 1875 e di essere arrivato negli Stati Uniti con mia madre intorno al 1878 (mio padre ci aveva preceduti poco prima) e di aver vissuto per quattro anni con i miei genitori vicino a Odebolt, Iowa e da lì sono poi andato con i miei genitori nella contea di Saunders, Nebraska, dove ho abitato per una decina d’anni spostandomi poi nella contea di Lancaster, Nebraska per un anno e nel 1893 mi sono trasferito dalla contea di Lancaster, Nebraska a Ganado, nella contea di Jackson in Texas dove mi sono stabilito definitivamente.

Inoltre intorno all’anno 1897 quando sono diventato maggiorenne e grande abbastanza per votare ho fatto delle domande riguardo alla mia cittadinanza e allora ho compilato una dichiarazione nella Contea di Jackson, Texas per diventare cittadino americano. Poco tempo dopo quando era in carica il giudice distrettuale Wells Thompson fui convocato come giurato ma andai dal giudice e gli dissi che secondo me non ero un cittadino a tutti gli effetti. Il giudice Thompson dopo avergli raccontato di essere arrivato in questo Paese a tre anni con i miei genitori, di essere cresciuto in questo Paese e che avevo dichiarato la mia intenzione di diventare cittadino americano, mi rispose che ero già cittadino americano e che non era necessario fare una dichiarazione d’intenti. Quando avevo presentato la mia dichiarazione ero sicuro che pochi anni dopo il suo arrivo mio padre aveva presentato soltanto la sua domanda e ricordo di averlo detto anche al giudice Thompson. Il giudice Thompson mi informò di essere un giurato qualificato e in cuor mio mi considerai un cittadino degli Stati Uniti a tutti gli effetti e da allora per vent’anni sono stato gran giurì, ho fatto parte di piccole giurie, ho votato nelle elezioni statali, di contea e federali, ho ricoperto incarichi ed esercitato tutti i diritti e privilegi di un cittadino degli Stati Uniti.

 

Lo scoppio dell’attuale guerra in atto in Europa e in particolare l’ingresso degli Stati Uniti nel conflitto, e le numerose dichiarazioni riguardanti la cittadinanza mi hanno fatto riconsiderare il mio stato di cittadino americano, e adesso scopro di essermi sbagliato a credermi cittadino americano anche se ne ho esercitato tutti i diritti e privilegi. Risiedo ininterrottamente negli Stati Uniti da cinque anni prima del 1 luglio 1914.

Giurato e sottoscritto il 23 agosto 1918

Theophilus Mauritz

 

Theophilus Mauritz fu registrato quindi come straniero in quanto la sua documentazione non era sufficiente ma fu soltanto una formalità in quanto anche per l’età, 42 anni, non doveva prestare servizio militare.

Il 2 ottobre 1920 la corte distrettuale di Victoria, Texas approvò finalmente la sua richiesta e lo confermò cittadino degli Stati Uniti a norma di legge.

 

Ernesto R Milani

ernesto.milani at gmail.com

30 luglio 2017