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Riforma della cronicità in Lombardia. Quali effetti (e rischi) concreti?

 Martedì 5 dicembre ore 21 – Le Radici e le Ali, via san Rocco 48  – Cuggiono. 

 Più si approfondiscono i vari aspetti delle delibere della regione Lombardia sul nuovo modello di gestione dei malati cronici e più si rafforzano le perplessità e le voci critiche.
Con due delibere di quest’anno, non discusse né votate dal consiglio regionale, seguite da una serie di provvedimenti attuativi, la Giunta regionale intende cambiare le modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria per oltre 3 milioni di cittadini con malattie gravi di lunga durata che richiedono prestazioni articolate, complesse e prolungate. Si tratta di più del 30% dei cittadini lombardi, in prevalenza anziani, affetti da sessantacinque malattie comprese in una lista predefinita, tra cui ipertensione, diabete, patologie cardiovascolari, nefropatie, tumori e una serie di altre patologie croniche, divisi in tre categorie di crescente gravità, che assorbono il 70% delle risorse pubbliche destinate alla sanità.

Questi cittadini dovrebbero ricevere tra breve una lettera in cui la Regione li inviterà a scegliersi un gestore, tra quelli inclusi in un apposito elenco, al quale affidare, attraverso un contratto privato giuridicamente valido, la predisposizione di un piano di assistenza per la tutela della propria salute e la gestione dell’intero percorso di cura, definendo le visite, gli esami e le prestazioni necessarie…

Ma cosa significa nel concreto una scelta di questo tipo? Come cambierà il ruolo del medico di famiglia? E il peso della sanità pubblica?

Essere informati è alla base di ogni decisione consapevole. 

Ecco perchè è importante capire

Riteniamo importante trovarci e parlarne.

Saranno con noi

Il Dr.Mauro Potestio già primario di Chirurgia all’ospedale di Cuggiono
Emilio Didonè segretario Federazione nazionale pensionati Cisl – Milano

Qui la locandina