Mestre. Gaia Fiera della CittAperta 2016
QUALE FUTURO PER L’ECOLOGISMO IN ITALIA?
La Fiera è stata dedicata ai 20 anni di attività dell’Ecoistituto del Veneto e della Fiera, con una Mostra di 24 pannelli e un inserto della rivista Gaia.
Domenica 25.9, nei giardini di via Piave, oltre ad una trentina di stand e mercatini (anche dei bambini), molto interessanti i Laboratori di ceramica, costruzione di una tenda indiana,cucina, mobilità ciclabile, entusiasmanti i concerti Eppure soffia con la cantante Luisa Pasinetti e Mauro Stella alla chitarra ed Emergenza ambientale col cantautore Sergio Renier.
La Fiera è iniziata sabato, al centro CittAperta, col convegno Quale futuro per l’ecologismo in Italia?: decine di interessantissimi interventi, che potete vedere su internet cliccando: https://www.youtube.com/watch?v=bRRr7zidwXQ
Dura 3 ore, ma c’è l’ordine degli interventi, così potete trovare ciò che più vi interessa: Michele Boato Ecoistituto del Veneto, Oreste Magni Ecoistit.Valle del Ticino (Mi), Pinuccia Montanari Ecoist.R.Emilia, il chimico Federico ValerioEcoistit. Genova, l’avvocato penalista Elio Zaffalon (sui reati ambientali, inseriti nel Cod.Penale nel 2015), il presidente del Mov.Nonviolento Mao Valpiana, che oltre all’intervento pubblicato anche su Gaia d’autunno ha presentato la prop.di legge per la Difesa non armata, il medico Titta Fazio di Isde e Cilsa di Arzignano, don Albino Bizzotto di Beati i Costruttori di pace e Radio Cooperativa, Cristina Romieri animalista e Italia-Tibet, Maria Rosa Vittadini urbanista e trasportista, Franco Rigosi ing.chimico di Medicina Democratica, Carlo Giacomini urbanista trasportista IuaV e Ecoist.del Veneto, Luca Fattambrini architetto di Zero Energy, Toio de Savorgnani forestale di Mountain Wilderness.
Dopo la stagione delle associazioni protezioniste (che, negli anni 70-80, hanno dato impulso ai Parchi), e quella dei Verdi (che, dal 1985 al 2000, hanno tentano di rappresentare le istanze ambientaliste nelle istituzioni), in presenza, ora, del Mov.5 Stelle, che ha ereditato in parte quelle istanze, la domanda di impegno ecologista resta spesso senza interlocutori. Molte associazioni (gli Ecoistituti, Mountain Wilderness, Isde, Lipu, Beati i Costruttori di Pace, Mov.Nonviolento) sono ben attive, ma l’avventura elettorale dei Verdi, nati sull’esempio dei Gruenen tedeschi,è finita così male, da produrre l’abbandono dell’impegno ecologista in molte persone e questo vuoto si sente.
Eppure i problemi ambientali sono enormi: cambiamenti climatici (con alluvioni, aumento del livello dei mari, desertificazioni, migrazioni bibliche), cementificazione dei suoli, inquinamento delle acque, traffico invadente, grandi navi nei piccoli porti, cave, sprechi e rifiuti, scarico clandestino di rifiuti velenosi, inceneritori alla diossina, agricoltura chimica, allevamenti-lager, estinzione di vegetali ed animali.
L’enciclica Laudato sì di papa Francesco nasce dalla constatazione che l’umanità corre verso il baratro (si parla di estinzione della razza umana nell’arco di secoli) nella più completa disattenzione, tutta presa da guerre, muri contro le ondate migratorie, rincorsa di improbabili “crescite”, arricchimento di elite e impoverimento di miliardi di persone.
Chi ha coscienza della situazione, un paradossale Titanic mondiale, si sente impotente, nel frastuono delle chiacchiere consumiste, che non vogliono vedere le cause nemmeno delle sempre più frequenti piogge monsoniche, trombe d’aria ed alluvioni. Il convegno voleva unire le forze e partorire iniziative per intaccare il muro dell’incoscienza ambientale.
Sabato, la Fiera è continuata col Laboratorio “Come far versi” in cui parecchi/e poeti/e si sono confrontati su come nascono e scrivono le loro poesie. Potete vederlo su internet cliccando: https://www.youtube.com/watch?v=id4rEbgyXh8 .Dura un’ora, con interventi di Lidia Are, Giorgia Pollastri, Roberta Vasselli, Michela Manente, Michele Boato e Toio de Savorgnani.