Sessantadue anni fa, alle 11 di sera del 25 luglio 1956, il transatlantico Stockholm, diretto verso il Nord Europa, entrò in collisione con l’Andrea Doria, orgoglio della marineria italiana, ormai vicino al porto di New York con 1706 persone a bordo fra equipaggio e passeggeri. Il transatlantico italiano si piegò su un fianco; affonderà undici ore più tardi. Nell’impatto persero la vita 46 persone dell’Andrea Doria, 5 della nave svedese.
La collisione fu causata da un errore di valutazione di chi comandava in quel momento lo Stockholm, un ufficiale poco esperto, che percepì male le distanze e le posizioni delle due navi, compiendo così una manovra fatale. Ma per lunghi anni la dinamica dell’incidente oggetto di polemiche fra versioni contrastanti, costò all’incolpevole comandante dell’Andrea Doria, Piero Calamai, classe 1897, sedici anni di amarezze, fino alla sua scomparsa nel 1972. Fatte le debite differenze, per certi versi, sembra di rivivere il copione di cinquant’anni prima quando altri italiani, Sacco e Vanzetti, furono vittime incolpevoli dei pregiudizi allora imperanti contro noi italiani.
Pierette Domenica Burzio allora bambina, sopravvissuta alla catastrofica collisione tra l’Andrea Doria e la Stockholm, con il suo lavoro di ricerca sintetizzato sia nel libro “L’ultima notte della Andrea Doria” edito da Sperling e Kupfer, sia nel suo docufilm “Andrea Doria i passeggeri sono in salvo?” rivaluta il Capitano Piero Calamai e il suo equipaggio accusati ingiustamente del disastro.
Pierette , originaria di Pranzalito in provincia di Torino, risiede a Detroit. Grazie alla comune amica Barbara Klein (nonni di Arconate) organizzatrice degli italian film festival in diverse città degli Stati Uniti, si è messa in contatto con noi, per far conoscere anche sul nostro territorio queste sue ricerche, e la sua diretta esperienza di giovanissima emigrante, cosa che abbiamo accolto con estremo interesse in coerenza alle attività che come Ecoistituto della Valle del Ticino portiamo avanti da tempo per riscoprire e valorizzare il nostro passato di “quando a emigrare eravamo noi”.
Pierette presenterà le sue opere partecipando in videoconferenza martedì 17 sera all’incontro che si terrà a partire dalle 21 a “Le radici e le Ali” (già chiesa di Santa Maria in Braida) via San Rocco 48 a Cuggiono dialogando con presenti. L’iniziativa è organizzata da Ecoistituto della Valle del Ticino e dal Museo Storico Civico di Cuggiono. Consigliamo, considerando le dimensioni della sala di arrivare con un certo anticipo.