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La pastasciutta antifascista dei fratelli Cervi

Domenica 23 luglio ore 19,30 presso la sala vetrata di Villa Annoni – Cuggiono, organizzata da ANPI, ACLI e Ecoistituto. 

Il 25 luglio 1943, ottant’anni fa, in piena guerra mondiale, Mussolini perse il potere e venne arrestato.
Sembrava che il fascismo e la guerra fossero finalmente finiti per sempre.
Alcide, capo di una grossa famiglia contadina emiliana di sentimenti antifascisti, decise di fare una grande pastasciutta  con farina e uova, condita solo con burro e grana perché non c’era altro a causa della guerra.
Riempirono i bidoni del latte e, con carro e buoi, la trasportarono in piazza dove la offrirono a tutti i compaesani di Campegine, tanta era la gioia, non immaginando che la guerra di li a poco sarebbe ripresa più crudele di prima prendendo anche la forma della guerra civile e rendendo indispensabile il riscatto della dignità italiana attraverso la guerra di Liberazione e la Resistenza che durerà ben 20 mesi.
La famiglia Cervi diede una enorme contributo di sofferenza alla causa della Libertà. I 7 figli maschi di Alcide e Genoeffa vennero fucilati per rappresaglia di lì a pochi mesi. Per questo intendiamo onorarli e  ricordarli.