E’ un libro particolare questo di Luciano Curreri che presenteremo venerdì 9 luglio alle 18:30. Si parlerà della ” Comunne de Paris” con un taglio completamente diverso da quello usuale, cercando di collegare i ragionamenti con una Europa attuale che l’autore vorrebbe migliore
Questo libro è una scommessa, è una specie di corda tesa tra due momenti-monumenti diversi della nostra storia moderna,, e la Commune de Paris, del 1871: è un filo quasi invisibile, su cui l’autore, come un saltimbanco, cerca di camminare avanti e indietro, recuperando un certo numero di corrispondenze immaginarie e ideali tra la Comune di Parigi e l’Europa della Comunità. Sono briciole di immagini e di idee che provano a “inventare” – tra noticine d’utopia e sassolini nelle scarpe – un ritorno della Commune.
Non è il solito libro da anniversari, anche se sono passati giusto 150 anni da La Commune. E’ il libro di un italiano all’estero che è deluso dall’Europa della Comunità – una specie di madre senza figli e senza futuro, sempre incinta di popoli che vuole “sterilizzati” o sulla via di esserlo, anche e soprattutto da un punto di vista storico-culturale e linguistico – ma che ama l’Europa in sé e vive nel cuore della stessa, e più per necessità che per potersene vantare (o per dirsi – come altri vorrebbe – in geniale esilio); non mira con sdegno un paese né si arruffiana le sue corti per essere dentro o fuori l’Europa; cerca più semplicemente un’altra Europa.
Luciano Curreri (1966) è professore ordinario di Lingua e letteratura italiana all’Università di Liegi. Dialogherà con lui Vittorio Frigerio professore emerito alla Dalhousie University di Halifax (Canada)
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