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DEI RELITTI E DELLE PENE

La questione carceraria tra indifferenza e disinformazione.  Lunedì 16 novembre 2020 alle 21 incontro con Stefano Natoli, autore di questo libro. Dialogherà con la giornalista di Famiglia Cristiana Agnese Pellegrini.

Stefano Natoli, cuggionese, ha lavorato come giornalista per 25 anni al quotidiano “Il Sole 24 ore”. Dal 2018 svolge attività di volontariato presso il carcere di Opera aiutando i detenuti a realizzare il trimestrale “In corso d’Opera”. E’ membro dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” , oltre che dell’Ecoistituto. Tra le sue pubblicazioni “Economia oltre la crisi”(2012), “Un anno vissuto pericolosamente” (2015), “Passaggi Migranti” (2017)

Di questo libro il cui titolo rieccheggia il fondamentale testo scritto nel  Settecento  da Cesare Beccaria togliamo queste riflessioni introduttive di Giuliano Pisapia “Oggi di carcere si parla poco e male, spesso a sproposito. Non tanto per raccontarne le condizioni effettive, quanto per far leva sulle paure (anche legittime) di quella parte dell’opinione pubblica malata di agnoscìa e incline a un populismo giustizialista che in nome della sicurezza chiede che i cattivi vengano presi e “buttati in galera”. 

“Galera che ci costa ogni anno tre miliardi di euro e produce solo in minima parte il risultato che le assegna la Costituzione: «reinserire, a fine pena, i detenuti nella comunità ».

Attualmente nelle carceri ne sono stipati oltre 61mila (al febbraio 2020), 15mila in più rispetto alla capienza effettiva: un sovraffollamento disumano e indegno di un Paese civile. Una buona parte potrebbe beneficiare di misure alternative alla detenzione, che trovano però ancora scarsa applicazione. La causa del problema è a monte dell’esecuzione penale, in un sistema giudiziario carcero-centrico che va smontato pezzo a pezzo e rimontato con strumenti innovativi come la giustizia riparativa”.

L’incontro è organizzato da Ecoistituto della valle del Ticino in collaborazione con La Tela. Osteria Sociale del Buon Essere dalle cui pagine facebook potrete seguire la presentazione e fare domande all’autore.