Eccoci col numero estivo. Il “bel tempo” la fa da padrone da 6 mesi, ma non è esattamente una buona notizia.
La mancanza di pioggia, a cui probabilmente seguiranno rovinose bombe d’acqua, ci sta dimostrando che la rottura degli equilibri naturali causato dai cambiamenti climatici indotti da noi umani e dal nostro modello di sviluppo, ci sta portando in un vicolo cieco. Date uno sguardo al nostro fiume ridotto a un rigagnolo, ai campi di mais che stanno seccando, ai prezzi delle bollette di luce e gas, al ritorno della guerra in Europa.
Al fiume abbiamo dedicato alcune pagine e testimonianze, come alla scuola, alla sanità, alla solidarietà e alla pace, alla musica e alla poesia. Altre pagine per sollecitare comportamenti più virtuosi, o per stimolare realizzazioni che vadano concretamente nella direzione giusta.
Perchè come sempre la domanda da porsi è; noi nel nostro piccolo cosa possiamo fare?
Per quello che è alla nostra portata, mettere in atto tutto quello che a partire dal livello locale è possibile fare, perché non basta pretendere azioni incisive da parte dei governi, cosa peraltro necessaria e sacrosanta, se noi per primi non siamo convinti che dobbiamo cambiare, nei nostri comportamenti, nelle nostre relazioni con gli altri, nelle nostre realizzazioni concrete, a partire dal luogo dove viviamo.
Queste pagine, servono, per quel poco che possono, e con i nostri scarsi mezzi, a ripeterlo, a far emergere quello che il sociale sta costruendo, a suggerire soluzioni (alcune geniali vedi quelle in prima e in ultima pagina)…
Vorremmo continuare a farlo anche in futuro, per questo ogni sostegno, anche minimo, perché La Città possibile possa continuare a uscire è ovviamente gradito (abbonamento € 10 …ma non poniamo limiti) In questo modo la rivista ti arriva a casa e puoi leggerla con calma, e passarla al tuo vicino una volta letta…
Poi, visto che è un periodo di dichiarazione dei redditi, di seguito trovi il nostro codice fiscale nel caso tu voglia destinarci il 5 per mille: 93015760155
Qui la versione on line… ma averla tra le mani è un altra cosa…