Approfittando del periodo feriale l’operatore telefonico ILIAD ha segnalato al comune di Cuggiono l’intenzione di posizionare un ripetitore telefonico in centro del paese in Via Vittorio Emanuele al n. 17.
Stiamo parlando di una colonna di 31 metri ovvero l’altezza di un edificio di dieci piani, un vero pugno nell’occhio dal punto di vista urbanistico.
Entro 7 giorni di calendario, occorreva che il comune comunicasse l’ indizione della CDS –Conferenza Dei Servizi- (l’incontro dei vari “portatori di interesse”, Città metropolitana, Regione, Parco del Ticino, Arpa, soprintendenza, ecc. per poter prendere la decisione in merito).
Se non si attuava tale procedura l’operazione poteva procedere utilizzando il “silenzio assenso”.
Qui sta la prima furbizia.
In pieno agosto può tranquillamente succedere che a causa della scarsa presenza di dipendenti comunali la comunicazione venga magari letta in ritardo e quindi….
Questo fortunatamente non è successo, anche se la richiesta da parte dell’operatore è stata inviata al comune con PEC il venerdì pomeriggio, con uffici chiusi, andando così persi 3 giorni dei 7 (venerdì, sabato e domenica), il Comune è comunque riuscito a indire nei tempi previsti la Conferenza dei Servizi e a convocare tutti gli Enti Interessati.
In situazioni normali la conferenza dei servizi non dovrebbe aver dubbi sul non accettare questo posizionamento tanto più che una quindicina di anni fa il consiglio comunale di Cuggiono aveva definito tre aree periferiche del paese da destinare a questo scopo… ma… a luglio una disposizione governativa in deroga a disposizioni precedenti limita molto il potere delle comunità locali… (La Legge 4 luglio 2024 n. 95, di conversione del Decreto Coesione, contiene un passaggio art. 4, comma 7-bis, che riduce di molto le competenze dei comuni in materia di pianificazione territoriale degli impianti radioelettrici)
Non è detto quindi che la conferenza dei servizi si concluda positivamente.
E allora noi cittadini cosa possiamo fare?
Come minimo dobbiamo farci sentire per evitare che questo scempio si realizzi.
Ecco perché è partita una raccolta firme, sia per informare più gente possibile di quanto sta accadendo, sia per impedire questa operazione sconsiderata.
Intendiamoci ognuno di noi ha un cellulare, non siamo quindi contro” a prescindere” alla realizzazione dei ripetitori, vogliamo però che siano posizionati nelle aree decise dalle comunità locali e non dal semplice interesse degli operatori telefonici.
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