Il 13 e 14 novembre 2015 si era tenuto a Cuggiono questo convegno che aveva visto la partecipazione di docenti universitari e ricercatori locali provenienti da tutta la Lombardia.
Gli obiettivi dell’incontro erano piuttosto impegnativi. Innanzitutto la volontà di confrontare la ricerca presso le facoltà di Storia delle Università Lombarde con quello degli studiosi in loco. Vale a dire mettere in rete la speculazione “alta” ma spesso confinata in contesto accademico con l’approccio per così dire “micro”, ma non meno essenziale delle indagini sul territorio, anche a partire dagli ambiti familiari.
Altro obiettivo sollevare la necessità che anche in Lombardia potesse sorgere un centro di documentazione sulla nostra emigrazione di respiro regionale per il quale auspicavamo (e auspichiamo) la realizzazione nella settecentesca Villa Annoni, sede del convegno.
Ma perché parlare di emigrazione lombarda? Magari per ricordarci che siamo stati una regione di emigranti, e lo siamo stati con grandi numeri e cominciammo anche prima delle regioni meridionali…
Nel corso degli anni ’60 dell’Ottocento iniziano le prime fughe dalla campagna. Ma non fuggono i contadini del Meridione d’Italia, bensì i coloni delle regioni del Nord; i lombardi – soprattutto – e in particolare quelli che risiedono nei distretti industriali, che potrebbero beneficiare delle nuove opportunità di lavoro. Fuggono perché «la miseria progressiva» – spiega il medico samaratese Ercole Ferrario – è «se non la sola, certo la principale e più poderosa spinta all’emigrazione». Gli esodi suscitano stupore, ma sollevano anche costernate e rabbiose reazioni di proprietari ed esponenti politici. Valga per tutte l’interpellanza presentata in Parlamento nel gennaio 1868 da Ercole Lualdi, un industriale cotoniero di Busto Arsizio, il quale, ricordando le migliaia di contadini del suo collegio fuggiti in America, un fatto, a suo dire, dalle dimensioni «veramente rattristanti», richiama il Parlamento a non sottovalutare quegli espatri, perché – ammoniva – «questa gente se ne va piangendo e maledicendo ai signori e al governo»: e quelle grida – ribadiva – «sono terribili imprecazioni che contristano chiunque le oda».
Oggi sono finalmente disponibili gli Atti editi dall’Ecoistituto. Un volume che non può mancare tra le letture di chi cerca di capire il grande fenomeno migratorio che sopratutto a cavallo tra ottocento e novecento coinvolse la nostra Regione.
300 pagine € 20 – Per richieste info@ecoistitutoticino.org 3483515371
Sommario del volume
Un convegno, una rete, un progetto – Ecoistituto della valle del Ticino
INTRODUZIONE
Lombardia, terra di Migranti – Patrizia Audenino
Alcune tappe di un itinerario alla ricerca di un pezzo di storia dimenticata – Oreste Magni, Ernesto Milani
PARTENZE
Aspetti economici delle migrazioni – Pietro Cafaro
Emigrazione dall’alto Lario occidentale tra XV e XIX secolo – Rita Pellegrini
L’emigrazione Angerese e il caso Capronno – Luciano Besozzi
Da Buscate, Arconate, Inveruno. Tre ricerche sulla “Grande Migrazione” dal mandamento di Cuggiono
Lo sbarco dei Mille : Da Arconate alla Merica – Piera Colombo
Progetto “San Lui Mo” .Una storia di emigrazione dall’Alto Milanese – Guglielmo Gaviani
Il sogno del Nuovo Mondo – Mario Bollasina
Emigrazione dalla Valchiavenna tra Cinque e Settecento – Guido Sacramellini
Voci di emigranti dal Basso Mantovano : dal diario di Giuseppe Negri e dalle lettere della Gazzetta di Mantova – Renzo Rabboni
Emigrazione e Immigrazione a Brebbia – Enrico Ferretti , Francesco Mainetti
ESPERIENZE E CONFLITTI POLITICI
Immaginare la patria futura. L’esilio politico nel Risorgimento – Gianfranco Galliani Cavenago
Banditi senza tregua andrem di terra in terra.
La vita degli altri: anarchici lombardi ed emigrazione tra Otto e Novecento – Maurizio Antonioli
Un caso di emigrazione politica. L’anarchico Sante Caserio – Gianluca Vagnarelli
Presenza di emigrati lombardi in Unione Sovietica – Francesca Gori
La società Umanitaria e il sostegno ai viandanti della disperazione. Dal Consorzio per l’Emigrazione Temporanea alla Casa degli Emigranti – Claudio A. Colombo, Daniele Vola
DESTINAZIONI
La curiosa storia dell’insediamento dei bresciani nella valle del Monongahela (Pensilvania Occidentale) -Pier Luigi Milani
L’emigrazione lombarda e piemontese in Argentina – Giancarlo Libert
Papa Francesco. Figlio di emigranti piemontesi e liguri – Giancarlo Libert
Emigranti verso un mondo nuovo – Chiara Cavelli
Cazzotti e nozze. Contadini tirolesi e lombardi in Brasile – Renzo M. Grosselli
I lombardi sul Titanic – Claudio Bossi
Un episodio dell’immigrazione varesina in Canada : il disastro minerario di Hillcrest – Paola Viotto
Dante Cusi, un emigrato bresciano in Messico – Luigi Polo Friz
Alpini ed emigranti – Luigi Furia
Emigrazione verso l’Australia : un bergamasco chiamato Charlie – Luigi Furia
Breve storia dei migranti Albizzatesi – Alfonso Sabatino Annichiarico – Ernesto R Milani
PERCORSI DI RICERCA
L’emigrazione valtellinese e Valchiavennasca all’estero nel divenire degli studi e delle ricerche – Bruno Ciapponi Landi
Percorsi e caratteri dell’emigrazione lombarda nel mondo. Lo stato delle ricerche condotte dal Centro Studi Valle Imagna – Antonio Carminati
Il ritorno alla Madre Terra – Lino Rezzaghi
Breve introduzione al sincretismo lessico-gastronomico italiano in Argentina – Sabatino Alfonso Annichiarico
L’emigrazione linguistica dal mandamento di Cuggiono a Saint Louis – Maria Ghiringhelli , Chris J. Stephens
ANALISI DEI PROCESSI MIGRATORI
Pensieri al ricordo delle nostre valige – Giuseppe Zois
I nostri emigranti e le parole inutili – Giuseppe Zois
La partecipazione dei vescovi Scalabrini e Bonomelli alle Esposizioni nazionali e universali – Mons. Gian Carlo Perego
Gli emigranti lombardi in Brasile e l’attività dei vescovi Bonomelli e Scalabrini -Matteo Sanfilippo
Un tempo il multiculturalismo mi piaceva – Luca Codignola Bo
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