I delegati di 9 associazioni ambientaliste che operano nei territori interessati da Accam saranno ricevute giovedì mattina in Regione presso la VI commissione (ambiente e Protezione Civile) alla presenza dell’assessore all’ambiente Claudia Terzi. Saranno portate all’attenzione dei consiglieri e dell’assessore le istanze dei cittadini sulle problematiche gestionali, finanziarie e ambientali che il progetto di revamping comporterebbe per il nostro territorio. La Regione Lombardia è stata tra le prime Regioni ad iniziare il percorso verso la differenziazione dei rifiuti, ma negli ultimi anni non ci sono stati progressi tant’è che oggi altre Regioni hanno preso il suo posto in testa alla classifica. Questo arresto è, secondo noi, imputabile alla presenza di ben 13 inceneritori sul territorio lombardo (prima regione in Italia). Siamo convinti che oggi sono altre le alternative perseguibili e che la salute dei cittadini non può essere sempre relegata a una voce di secondaria importanza. Oggi sappiamo che dove le amministrazioni sono attente e coinvolgenti, e grazie all’applicazione della tariffazione puntuale (basata sul concetto di chi inquina paga), si possono ottenere riduzioni del 75% dei rifiuti residui e raccolte differenziate fino al 90%. A questo punto non avremmo più bisogno di un inceneritore che già oggi fatica a trovare i rifiuti da bruciare. Per questi motivi chiederemo alla Regione di non autorizzare il progetto di revamping dell’inceneritore di Busto Arsizio e di definire tempistiche certe per il suo smantellamento e la successiva bonifica dei terreni. Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano, Medicina democratica. Rete Rifiuti Zero Lombardia, Ecoistituto della Valle del Ticino, Associazione InFormazione in Movimento di Legnano, Salviamo il Paesaggio Legnano Villa Cortese e Canegrate, Salviamo il Paesaggio Inveruno Furato, Associazione 5 Agosto 1991 di Buscate, Comitato No Terza Pista di Vanzaghello