Venerdì 30 settembre 2016 ore 21
Le radici e le Ali via San Rocco 48 – Cuggiono
Sentieri Metropolitani
perché le città si capiscono solo a piedi …e non solo a Milano…
Incontro con Gianluca Migliavacca
responsabile progetti di Trekking Italia
Uno sguardo nuovo sulla città “Nel cuore della Pianura Padana, a Milano, esiste una montagna: di pietra, bianca, fatta di marmo di Candoglia. E’ il Duomo. Dal 1386 accoglie le preghiere dei suoi cittadini. Ci sono tante storie da raccontare sul Duomo, ma c’è una cosa che mi ha sempre affascinato. Su tutta la cattedrale ci sono qualcosa come 3300 statue… ebbene, nessuna di queste guarda verso la Madonnina. Tutti i loro sguardi sono rivolti verso la città: un po’ per accogliere le preghiere dei suoi cittadini, un po’ per sorvegliare e guardare lontano, molto lontano. Capire dove finisce la città. Sentieri Metropolitani fa la stessa cosa: per una volta tanto, dà le spalle al Duomo e si incammina verso la sua periferia, la periferia della città. Un luogo pieno, denso di storie.” La percezione della realtà in cui viviamo, nasce necessariamente attraverso il filtro del nostro sguardo. Ed è lo sguardo sulla città, ciò che Sentieri_Metropolitani si propone di cambiare. L’obiettivo è sostituire a un repertorio di immagini da cartolina limitate al puro centro cittadino, una visione policentrica dello spazio urbano. Una conoscenza del territorio che includa anche le periferie e il loro – spesso inascoltato – repertorio di storie.
Non si tratta di creare un puro e semplice sistema di fruizione turistica della città: ogni sentiero è infatti, a tutti gli effetti, una ‘sezione’ sulla metropoli che guarda con lo stesso interesse sia il centro che la periferia, restituendo dignità di cittadinanza a ogni parte attraversata ed esperendo senza pregiudizi l’intero territorio.
Si tratta di un processo a più tappe in cui i sentieri vengono prima tracciati, poi percorsi e narrati ai cittadini in modo da consentire a chiunque di fruire degli itinerari in modo del tutto autonomo. Strumento volutamente incompleto, la app viene pensata come un punto di partenza per ‘fare rete’. I cittadini – in qualità di esploratori metropolitani – sono infatti invitati a partecipare alla creazione di nuovi contenuti attraverso un meccanismo partecipativo.
Il fare rete significa anche farlo con chi ha attivato progetti analoghi nelle nostre cittadine. Per imparare da altri e per condividere. Perché… insieme è meglio.
la serata è organizzata da Ecoistituto, Guide Culturali Locali, Associazione il parco di Alessandro Annoni.