ADOLFO SERAFINO, ufficiale degli alpini – partigiano medaglia d’oro V.M. alla memoria
Adolfo Serafino (Rivarolo Canavese, 31 maggio 1920 – Frossasco, 4 novembre 1944) fece parte di quella schiera di militari italiani impegnati nella Lotta di Liberazione. Oltre alle truppe regolari, in campo a fianco degli anglo-americani, molti aderirono individualmente alle brigate partigiane già esistenti, mentre interi battaglioni si trasformarono in formazioni partigiane autonome, guidate dai loro stessi ufficiali.
Questa storia di Resistenza iniziò dopo l’Armistizio dell’8 Settembre, quando a Carrara, dove si trovava con il suo Battaglione “Val di Fassa”, ricevette l’intimazione, da parte di un ufficiale tedesco, di consegnare le armi. Adolfo rifiutò e organizzò la difesa della strada che portava verso La Spezia, sostenendo un combattimento, il 10 settembre 1943. Quest’azione consentì alla flotta navale di La Spezia di salpare.
Disciolto il battaglione si rifugiò con la sua compagnia (o parte di essa) a Colonnata, dove, aiutato dal parroco, nascose le armi e si procurò abiti civili. A fine settembre raggiunse Ettore, suo fratello maggiore, a Bobbio Pellice, dove si stavano formando le prime bande partigiane. Nel novembre partecipò a una missione in Francia per prendere contatto con gli alleati, passando dal Col Galizia, a monte delle Valli di Lanzo. A dicembre ritornò a Colonnata per recuperare le armi. In seguito ebbe l’incarico, insieme all’amico e futuro cognato Franco Faldella e al di lui padre, Emilio (colonnello, comandante del Terzo Alpini), di infiltrarsi nelle fila della Repubblica Sociale Italiana. Adolfo fornì preziose informazioni fino a maggio del ’44, poi fu sospettato e incarcerato per due mesi, a Milano. Dopo il rilascio (o la fuga, non è documentato l’episodio), si ricongiunse finalmente al fratello Ettore, partigiano nelle brigate autonome del Piemonte.
Nell’autunno di quell’anno, arrivato in val Chisone, Adolfo assunse il ruolo di capo di stato maggiore della Divisione Alpina Autonoma “Val Chisone”, guidata da Maggiorino Marcellin. Il comando della divisione passò a Ettore Serafino solamente nel marzo del ’45, quando a Marcellin furono affidati altri incarichi.
Adolfo Serafino cadde durante uno scontro con i nazifascisti il 4 novembre 1944 a San Martino di Cantalupa, allora parte del Comune di Frossasco.
Dopo la sua morte, la Divisione “Val Chisone” prese il nome di “Adolfo Serafino”.
A Buscate, ad Adolfo Serafino è dedicata la via adiacente all’abitazione dove, al momento della morte, risultava residente con suo padre Luigi, direttore tecnico della Conceria SACPA, e gli altri componenti della famiglia.
Data inaugurazione targa: 25/04/2022
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Immagini:
Divisione Val Chisone da http://www.itismajo.it/coalova/eBook/Cartelloni/Rpartig025.jpg
Adolfo Serafino da https://e-review.it/sites/default/images/articles/media/103/tabor_storia_di_un_assenza.pdf
Per saperne di più:
http://www.anpi.it/
http://www.museopartigiano.it/
http://lnx.ecoistitutoticino.org/wordpress/percorso-memoria
http://lnx.ecoistitutoticino.org/wordpress/la-resistenza-a-cuggiono-e-dintorni/
ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato provinciale di Milano
FIVL Federazione Italiana Volontari della Libertà
Ecoistituto della Valle del Ticino