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Percorso della memoria – Inveruno

Martino Barni
Inveruno, 3 luglio 1927 – Montrigiasco, 16 marzo 1945

Martino Barni nacque a Inveruno il 3 luglio 1927, in una numerosa famiglia contadina. A soli quattordici anni trovò lavoro come meccanico, in una piccola fabbrica milanese, che raggiungeva prendendo il mitico Gamba de legn, tram di collegamento fra il capoluogo e parte della Provincia.
A Milano iniziò la sua attività antifascista, con la diffusione di stampa clandestina. Sorpreso in azione dai fascisti, venne fermato e duramente percosso, prima di essere rilasciato, forse in ragione della sua giovanissima età.
Martino non si fece intimidire e proseguì nel suo rischioso compito a Inveruno, dove però purtroppo fu nuovamente notato da un fascista, durante un’affissione.
Ormai scoperto, anche per evitare ritorsioni sulla sua famiglia, decise di unirsi alle Brigate Garibaldi del Verbano, entrando a far parte del Battaglione “Bariselli”, operativo sul Monte Mottarone.
Fino al 16 marzo 1945, quando, al rientro da un’azione di requisizione armi, Martino e otto suoi compagni, denunciati da un delatore, furono accerchiati dalle truppe tedesche, in località Montrigiasco, e trucidati dopo una strenua resistenza.
Martino avrebbe compiuto 18 anni a luglio.
A Montrigiasco, sul luogo della battaglia, nove croci ricordano i partigiani caduti.
I loro nomi:
Gabriele Biana, Rolando Bariselli, Martino Barni, Mario Albino Bonicalza, Gianni Gioria, Pierino Manni, Carlo Mozzi, Giuseppe Sacchi, Aldo Sala

Martino Barni

Data inaugurazione targa: 25/04/2022
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Targa
Monumento a Montrigiasco
Monumento a Montrigiasco

PER SAPERNE DI PIÙ
Agostino Rossi, Il Cammino di un Battaglione, Edizioni della Lega per le Autonomie e i Poteri Locali
http://www.anpi.it/
http://www.museopartigiano.it/
http://lnx.ecoistitutoticino.org/wordpress/percorso-memoria/


La Battaglia di Inveruno

Il 26 aprile 1945, il giorno dopo l’ordine di insurrezione generale e la proclamazione della Liberazione, di prima mattina (ore otto circa) un gruppo armato tedesco addetto alle batterie antiaeree sistemate nei pressi di Boffalora tenta di raggiungere i commilitoni  della Speer di stanza a Inveruno.

Sparano con artiglieria antiaerea sul paese mentre truppe appiedate raggiungono le prime case, in fondo a Via Solferino, incrocio con via Magenta (localita “Cruseta”).

Fallito il tentativo di bloccarli da parte di alcuni partigiani attestati nel canale che fiancheggiava il muro di cinta della proprietà Tanzi e le rotaie del tram, in corrispondenza della vecchia stazione del “ Gamba de Legnn “, i tedeschi penetrano nei primi cortili di Via Magenta e portano via 5 ostaggi. Altri tedeschi avanzano fino oltre l’incrocio con Via Santa Teresa, contrastati dal fuoco aperto dai partigiani  della Gasparotto che sparano dalle finestre del primo piano del vecchio municipio. Schegge di una granata sparata dai tedeschi raggiungono nel suo cortile Paolo Vago, la prima e unica vittima tra gli inverunesi.

I partigiani prendono in ostaggio il gruppo di tedeschi alloggiati nella concerai Samaja. Un loro ufficiale viene lasciato libero perché raggiunga il proprio comando e lo convinca della necessità di resa ai partigiani. I militari tedeschi sono attestati a Mesero dove la titolare dell’osteria signora Galli (osteria della “Mora”) dice loro che a Inveruno sono concentrati circa 5000 partigiani.

Tregua momentanea fino a mezzogiorno. Qualcuno con un binocolo va sul campanile per valutare la consistenza e la dislocazione dei tedeschi.

L’ufficiale che doveva trattare la resa prima di mezzogiorno non torna e i tedeschi incominciano a sparare con la loro batteria contraerea sul paese: viene colpito il campanile, alle base della torre campanaria, che per fortuna non crolla.

La battaglia si fa più dura :arrivano ad Inveruno da Busto Arsizio e dai paesi vicini rinforzi e i combattimenti continuano per il tutto il pomeriggio.

Verso sera i reparti tedeschi si ritirano e poco dopo inizia la trattativa per la resa.

Per saperne di più:
http://www.anpi.it/
http://www.museopartigiano.it/
http://lnx.ecoistitutoticino.org/wordpress/percorso-memoria/
http://lnx.ecoistitutoticino.org/wordpress/la-resistenza-a-cuggiono-e-dintorni/
http://lnx.ecoistitutoticino.org/wordpress/24-aprile-1945/

ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Comitato provinciale di Milano 
FIVL Federazione Italiana Volontari della Libertà
Ecoistituto della Valle del Ticino

Data inaugurazione targa Via Magenta 25/7/2019